A cura della Redazione di Tunisia in Red
I due giornalisti tunisini Sofiane Chourabi e Nadhir Guetari erano in Libia per portare avanti un’inchiesta per la trasmissione “Doussiyat” quando vennero rapiti a Ajdabiya da un gruppo armato legato al generale Haftar (la fazione libica riconosciuta dai governi occidentali). Dopo quattro giorni di sequestro, dal 3 al 7 settembre 2014 i due giornalisti vennero rilasciati, ma appena 24 ore dopo, scomparvero di nuovo. Il governo tunisino chiese di mantenere il silenzio per la sicurezza delle trattative, ma le famiglie dei due giovani giornalisti, appoggiati da un comitato spontaneo di sostegno, di fronte all’inanità dei governi di Medhi Jomaa e poi di Habib Essid, hanno a più riprese rotto il silenzio e fatto udire la propria voce per reclamare la verità sulla loro sorte.
Da allora le poche notizie che filtrano appaiono contraddittorie.
Nel gennaio 2015 il segretario di Stato agli affari esteri tunisino, Faiçal Gouia, dichiara che Sofiane e Nadhir sono vivi e stanno bene, mentre durante lo stesso periodo il ministro degli Esteri libico Mohamed Dairi afferma alla tv France 24 che i due giovani sono nelle mani di un gruppo terrorista.
Il 29 aprile 2015 il sito libico “Bawabat Al Wassat”pubblica le dichiarazioni di Sahar Bannoune, responsabile del Ministro della Giustizia libico, secondo il quale che un gruppo di giornalisti della catena Baraqa TV sono stati uccisi insieme ai due giornalisti tunisini. Il Ministro degli Interni tunisino Mohamed Najem Gharsalli telefona al padre di Guetari per rassicurarlo sulla sorte del figlio! Di fronte a queste ennesime contraddizioni, Il 1 maggio un sit in delle famiglie e del comitato di sostegno si svolge di fronte al teatro municipale di Tunisi per chiedere la verità sulla sorte di Sofiane e Nadhir. Scrive il blogger Azyz Amami:
“Monsieur lo Stato, delle due l’una:o i ragazzi in vita o le loro spoglie. E nel frattempo un resoconto (uno vero!) su quanto è successo dallo scorso settembre. Chiedo che i deputati (ciascuno di loro lavora come funzionario per TUTTI i tunisini) invitino gli ambasciatori in Libia (il vecchio e quello attuale) così come i due Ministri degli Affari Esteri che si sono succeduti da settembre 2014, facciano loro delle domande chiare durante una sessione plenaria che venga diffusa in diretta alla televisione. Per farci capire, una volta per tutte, come stiamo messi con questo nostro vicino, per così dire “un po’ problematico”
E’ in questo senso che il comitato di sostegno alle famiglie di Sofiane e Nadhir hanno cominciato a far circolare questa petizione da presentare al governo tunisino, mentre si prepara per martedì 5 maggio una manifestazione alle 12.30 davanti alla sede dell’Assemblea del Popolo al Bardo:
Traduzione in italiano della versione francese della petizione:
Di fronte alle numerose notizie e dichiarazioni contraddittorie riguardo il presunto assassinio dei due giornalisti Sofiane Chorabi e Nadhir Guetari, nello specifico il comunicato ufficiale del Ministero delle Giustizia libico di Tobrouk, la pena e il dolore delle loro famiglie non fanno che aumentare.
A seguito delle dichiarazioni e alle mancanze dello stato tunisino che, tramite i due governi che si sono succeduti, ha trattato questo affare alla leggera senza dare la minima importanza alla protezione dei suoi cittadini all’estero, noi, comitato di sostegno alle famiglie di Sofiane Chourabi e Nadhir Guetari, chiediamo:
-
alle autorità di rispettare la costituzione e perciò applicarla per proteggere i cittadini e le cittadine, la loro dignità e la loro integrità fisica, come garantiscono gli articoli 23 e 24.
-
ai deputati dell’Assemblea del Popolo (Parlamento) di prendersi le loro responsabilità nei confronti di questo dossier e di consacrare una seduta plenaria all’audizione dei Ministri degli Esteri, degli Interni e della Difesa, così come di tutti i responsabili diplomatici o consolari che abbiano trattato affari con la Libia
-
Chiediamo l’apertura di un’inchiesta amministrativa e giudiziaria che chiarisca le responsabilità di ciascuno nel caso in cui si appurasse che i due governi succedutisi abbiano posto ostacoli all’accesso alle informazione, durante il periodo della scomparsa di Sofiane Chourabi e Nadhir Guetari
-
Chiediamo che si eviti di di fare dichiarazioni non basate su prove formali e tangibili. Perché ciò non farà altro che nuocere psicologicamente alle famiglie e intralcerà le negoziazioni con le parti libiche
-
.Facciamo appello alle autorità affinché diano l’assistenza psicologica necessaria alle famiglie e a rendere omaggio ai due scomparsi
Link per firmare la petizione in francese (attenzione: su questo sito di petizioni online per firmare occorre mettere un CAP postale, se doveste avere problemi con il vostro, inserite 1000, funziona!)
http://jesigne.fr/exigeons-la-verite-pour-sofiane-et-nadhir#petition
Follow Us